Le storie ed i "colori" tra i numeri e la Rete

In Netaudit valutiamo i numeri della professione, al fine di migliorarla. Ma scavando tra i numeri, ogni MMG scopre in quel singolo caso, in quella nozione scientifica o psicosociale, in quel servizio specialistico , un mondo di qualità colorate Ebbene, questa sezione di "storie" in netaudit vuole costituire una sorta di "museo" di incontri colorati durante i Netaudit -Avanti con la tavolozza! -Franco Del Zotti, fondatore di netaudit www.netaudit.org - www.rivistaqq.it

Thursday, April 12, 2007

o la Voce o la Vita..preferisco la voce..

Una mia paziente anziana con asma grave assume di tutto tranne i cortisonici locali: non vuole né gli spray né le polveri.
Oggi la rivedo e nella visita mi segnala che il suo "fiato" è peggiorato e ha tosse di notte. Insisto per l'ennesima volta: "dovrebbe usare gli spray che le ho dato" .. Allora con bella voce melodrammatica la paziente mi dice che non li assume perché poi resta per giorni con la voce "arrochita".

Per un attimo lascio da parte la veste clinica e quella di medico incline ad usare le prove statistiche di efficacia e mi dedico un po' all'arte dello storico e le chiedo

"da ragazza deve aver avuto una bella voce, vero?"
,

Mi chino così su di una micro-storia di una sola paziente. Storia micro e individuale si'... ma che intensità!

La paziente mi racconta che sin da ragazza era stata individuata in parrocchia per la sua bella voce. Il parroco l'avrebbe voluta avviare sulla carriera di cantante.. Ma, come spesso accadeva di quei tempi, il padre non stette dietro i consigli del prete e all'inclinazione della ragazza..
La signora,comunque, ha sempre coltivato una vera passione per il canto e per l'opera..

"Dottore, quando sento le prime note di un'aria, subito parto con il canto ..conosco tutto a memoria .. e mi creda allora succede una sorta di incantesimo..Io cosi sovrappeso riesco con l'immaginazione visiva a intravedermi volare leggera in mezzo al palco dell'opera o in mezzo alla scena evocata da quel canto"


Un nocciolo duro dell'identità di questa paziente è quindi nella lunga storia di quella voce e di quella mancata carriera.. Quella voce per quella paziente è quindi più importante della sua tosse, dell'andamento della sua funzione respiratoria.
Forse da ora in poi quando dobbiamo analizzare i pazienti in cui le nostre terapie sembrano non funzionare dovremmo cercare di identificare il numero delle storie per cui quelle terapie "efficaci" contrastano con i loro valori profondi. Un'insistenza sull'uso di una terapia mediamente efficace può a volte significare la violenza dell'identità per quella particolare paziente. Qui non serve il "consenso informato", ma la partecipazione curiosa e simpatetica ad una storia

saluti, franco del zotti