Le storie ed i "colori" tra i numeri e la Rete

In Netaudit valutiamo i numeri della professione, al fine di migliorarla. Ma scavando tra i numeri, ogni MMG scopre in quel singolo caso, in quella nozione scientifica o psicosociale, in quel servizio specialistico , un mondo di qualità colorate Ebbene, questa sezione di "storie" in netaudit vuole costituire una sorta di "museo" di incontri colorati durante i Netaudit -Avanti con la tavolozza! -Franco Del Zotti, fondatore di netaudit www.netaudit.org - www.rivistaqq.it

Thursday, December 17, 2009

Il valore/disvalore della Variabilità

Quando avevamo iniziato a pensare a Net-gotta, presumevo che per una malattia cosi *nobilmente antica e ippocratica* vi fossero salde evidenze su cui costruire un saldo Net-audit. Be', sono rimasto sconcertato: Non e' cosi!
E allora perchè insistere? Da una parte ci sono delle linee-guida accreditate,
magari non forti, ma ci sono ( e da li' abbiamo derivato le voci dell'audit);
dall'altra sara utile vedere come varia il comportamento tra di noi. E la
variabilita' sara occasione di riflessione e di proposte in tema dei limiti
dell'EBM e in tema di opportunità di ricerche ed eventualmente trial da
effettuare anche fuori dal circuito Netaudit, a partire dalla gotta.

A proposito di variabilita o forse meglio sarebbe dire *variazioni*, nell'ultimo
numero del BMj Fiona Godlee e Nigel Hawkes (5 December 2009 -Vol 339, No 7733) si chiedono: la variabilita tra medici e' sempre un disvalore? La loro risposta e': dipende..

Se esiste una chiara superiorità di una manovra/trattamento rispetto all'altra, allora essa e' un disvalore; cosi pure e' un disvalore usare un provvedimento a costo nettamente più alto quando vi e' chiara evidenza di equipollenza ( vedi ad es. la questione dei farmaci generici).

Ma nei non pochi casi in cui non esiste una chiara e superiore evidenza la
variabilità puo essere testimonianza dei giusti e diversi tentativi che i medici
adoperano per capire meglio (sperimentare, in senso lato), per adeguarsi ai
valori personali dei pazienti (viene citato l'esempio dei test sui villi coriali
o tri-test e della scelta della singola gravida).

Mi sembra che sino ad oggi la variabilità sia stata ammessa sopattutto in
funzione del diverso peso dei pazienti ( si veda il nostro articolo sull'indice
di Charlson -vedi bibliografia in fondo). Invece, dopo questa lettura esco
rinfrancato: la variabilità ha un suo preciso e non angusto spazio.

Ma a questo punto gli Autori ci richiamano ad un altro *dovere*: per consentirci
quella che chiamerei la musica delle *variazioni Goldberg* dovremo usare lo
stesso rigore di Bach, una *misura/confronto continui*, che ci faccia capire
ciò che all'interno della variabilità emerge e funziona di piu.

Dovremo cioè rendere flessibile l'osservazione scientifica qualitativa e
quantitativo-epidemiologica e quantitativo-economica, ma mai abbandonarla; tutto
cio' in un' epoca in cui il Contare/Misurare può servire sia per gli
avanzamenti della scienza sia per limitare i disastri dovuti alla finanza
*creativa*.


ciao, franco del zotti


BIBLIOGRAFIA
a) si veda : BMj 5 December 2009 (Vol 339, No 7733)

b) Oltre i tetti di spesa basati solo su età sesso: la medicina generale e il
Case-Mix secondo l'indice di Charlson come
predittore della spesa farmaceutica. Un'esperienza pilota nella USL 20
del Veneto. Alessandro Battaggia*, Franco Del Zotti**, Alberto Vaona*, Carmine
Farinaro**, Saffi-Ettore Giustini***- QQ vol XI n 2 - www.rivistaqq.it - Pag. 5