Le storie ed i "colori" tra i numeri e la Rete

In Netaudit valutiamo i numeri della professione, al fine di migliorarla. Ma scavando tra i numeri, ogni MMG scopre in quel singolo caso, in quella nozione scientifica o psicosociale, in quel servizio specialistico , un mondo di qualità colorate Ebbene, questa sezione di "storie" in netaudit vuole costituire una sorta di "museo" di incontri colorati durante i Netaudit -Avanti con la tavolozza! -Franco Del Zotti, fondatore di netaudit www.netaudit.org - www.rivistaqq.it

Tuesday, May 01, 2007

Idee annegate nella corrente ambulatoriale

Netaudit procede con un buon passo da 6 anni, con l'ausilio dei tanti colleghi che collaborano nel self-audit e nel sostenere i progetti sul tappeto. In una componente,però, il nostro gruppo procede a rilento. Sebbene ad ogni membro sia concesso di inviare un'idea di Audit nel concorso per idee che si tiene ogni 3-4 mesi, solo pochi sono i membri che utilizzano questa opportunità. Eppure la richiesta non è tanto quella di spedire un protocollo complesso quanto quella di poche righe di backgorund+pochi obiettivi+poche voci bibliografiche referenziate.

E' difficile analizzare in poche righe i svariati motivi che possono essere alla base di tale "timidezza". Forse la piazza telematica spaventa o più probabilmente i medici di famiglia,nella fretta ambulatoriale, hanno poco tempo per fermarsi a riflettere e proporre idee. Eppure, ritengo vitale, non solo per Netaudit ma anche per le sorti della MG italiana, che un ampio numero di colleghi si cimenti con nuove idee.

Al fine di raggiungere il suddetto obiettivo, penso che sia necessario che ogni MMG si educhi alle pause.
Il paradosso sta nel fatto che le pause sono tanto più utili quanto più ce le imponiamo durante lo stesso ambulatorio. Qui,lo so, siamo sommersi dalla corrente di bisogni,domande, problemi che affliggono i nostri pazienti; da esigenze sempre più ose' delle istituzioni e dell'opinione pubblica.

Eppure, qui in mezzo alle forti ..correnti, bisogna da una parte aiutare i pazienti, dall'altra restare saldi e provare a governare i flussi.. Bisogna cioè
rompere la corrente, con delle utili dighe, le pause appunto.

Se posso dare un piccolo contributo, ho disperatamente sempre cercato di introdurre dei sistemi per le pause:
a) la segretaria;
b) il sistema di appuntamento;
c) il "semaforo con il rosso e verde, attivato da me, per il prossimo paziente.

Prima o dopo un caso cognitivamente o emotivamente difficile accendo *il rosso*, per riflettere, per prendere appunti,per consultare banche-dati, tutti sistemi che possono moltiplicare le reti acchiappa-idee, per i prossimi audit.

d) Infine, tendo ad inserire le idee e problemi "fotografate" nello stesso database, che poi interrogo periodicamente per estrarre il "raccolto"


saluti, franco del zotti

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