Le storie ed i "colori" tra i numeri e la Rete

In Netaudit valutiamo i numeri della professione, al fine di migliorarla. Ma scavando tra i numeri, ogni MMG scopre in quel singolo caso, in quella nozione scientifica o psicosociale, in quel servizio specialistico , un mondo di qualità colorate Ebbene, questa sezione di "storie" in netaudit vuole costituire una sorta di "museo" di incontri colorati durante i Netaudit -Avanti con la tavolozza! -Franco Del Zotti, fondatore di netaudit www.netaudit.org - www.rivistaqq.it

Thursday, March 31, 2005

Punti in attesa di Qualità- Drssa Pina Merlini

Racconto inviato dalla Drssa Pina Merlini - San Benedetto del Tronto

Un compagno di scuola di mia figlia un giorno ha la malaugurata idea di tagliarsi un dito con un vetro e per questo va in Pronto soccorso da cui esce con una sutura e un foglio dove viene indicata il giorno e la data in cui il ragazzo dovrà tornare in ospedale a togliere i punti.

Finalmente arriva il giorno atteso. Il ragazzo si reca al pronto soccorso accompagnato da mia figlia, fa la sua attesa nella hall del PS ma quando arriva il suo turno gli spiegano che deve recarsi nell'ambulatorio di Chirurgia.

Risalgono una sorta di labirinto fino alla porta di una studio. Sbirciano, ma vengono bloccati da un signore in camice bianco. Non ha pagato il ticket? Deve prima pagare. Tre euro e novanta.

Tornano a casa in bici a prendere i soldi.

Ritornano trafelati in ospedale, si recano alla cassa. Qui i computer sono bloccati, potranno pagare forse l'indomani.. Risalgono di nuovo il labirinto fino al reparto di Chirurgia.

E' pomeriggio inoltrato, la corsia e' semibuia. Dalla porta dell'ambulatorio chirurgico filtra un po' di luce. I nostri intrepidi sbirciano e vedono due scarpe sopra una scrivania e le pagine di un quotidiano che ondeggiano. Bussano, si fanno avanti.
Il ragazzo ovviamente chiede se puo' togliersi i punti lasciando i 3 euri e 90 centesimi visto che non ha potuto pagare alla cassa ma si sente rispondere : " senza ticket pagato non posso operare". Se ne tornano a casa che e' ormai sera, ognuno a casa propria.

Quando mia figlia mi racconta la piccola peripezia ospedaliera, mi offro di rimuovere la sutura dopo cena.

Al telefono, la sorella maggiore del protagonista ( sono orfani di madre) mi ringrazia ma non accetta perche', come mai non averci pensato prima, il fratello l'indomani andra' dal suo medico di famiglia che è anche un parente, a togliersi i punti e entrera' in classe la seconda ora.
Alla seconda ora il ragazzo entra in classe con il dito ancora in flessione per i punti e in mano un'impegnativa del suo dottore per la rimozione della sutura.


Dott.ssa Giuseppina Merlini
MMG-Animatore di formazione
San Benedetto del Tronto

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